Quando leggiamo il manuale di una forcella o di un ammortizzatore troviamo sempre un paragrafo sulla manutenzione programmata, sul quale, oltre a piccoli interventi di pulizia e di lubrificazione da effettuare ogni uscita, si raccomanda un’intervento di revisione completa da effettuare una volta all’anno.
La nostra forcella o il nostro ammortizzatore ogni tot. ore devono essere quindi revisionati. Ma sarà vero o è un trucchetto dei costruttori per arricchire meccanici e negozianti?
Poichè l’intervento di revisione delle sospensioni è lungo e piuttosto costoso, molti rider pensano di poterne fare a meno “tanto dopo due o tre anni cambio tutto, chissenefrega della manutenzione!”
Purtroppo questo ragionamento non è corretto, dopo 1 anno di utilizzo dentro i foderi della forcella si accumula molto sporco, la parte aria non è lubrifcata, i raschiapolvere sono secchi, di conseguenza la forcella sarà un “legno”, stesso discorso vale per l’ammortizzatore. Il rider non si rendo conto del degrado perchè è stato lento e costante nel tempo facendoci adattare a questo peggioramento senza accorgersi che quando la forcella era nuova o appena revisionata era tutto un “altro pianeta”.
Oltre ad un degrado prestazionale, non effettuare la dovuta manutenzione alle sospensioni causa alla lunga gravi danni alle stesse, come la perdita di olio dai raschiapolvere che è il sintomo tipico di una tenuta deteriorata. A forza di scorrere ed a causa del degrado del polimero il raschiapolvere con il tempo perde la sua tenuta ermetica, l’olio fuoriesce, sporcando lo stelo ed allo stesso tempo però entra anche lo sporco, perchè la funzione schermante del raschiapolvere è compromessa. L’olio dentro al fodero sarà sempre di meno e si andrà a sporcare sempre di più.
Il passaggio successivo è l’abrasione dello stelo, infatti a causa dell’incuria, dentro ai foderi rimane pochissimo olio, olio che tra l’altro è pieno di residui e particelle abrasive di sabbia. Questo impasto, interponendosi tra stelo e boccole, abrade in maniera irreversibile il rivestimento dello stelo causando delle caratteristiche righe verticali. Lo stelo si danneggia quindi irrimediabilmente: perde il trattamento superficiale ad alta scorrevolezza, la tolleranza stelo/boccola non è più rispettata e quindi causa gioco ed anche la boccola si danneggia. La riparazione di questo tipo di danni è estremamente costosa, talvolta non è economicamente conveniente e si fa prima a cambiare la forcella. Eppure con un semplice tagliando, eseguito per tempo, il problema non si sarebbe verificato.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori, uno dei danni più frequenti è il danneggiamento o la rottura a causa di malfunzionamenti idraulici. Quando l’idraulica “scoppia”, ovvero l’olio si riempe di aria in emulsione, viene a mancare la frenatura idraulica, sia in estensione che in compressione. L’ammortizzatore sbatte quindi violentemente contro i fine corsa, con il rischio di rotture meccaniche. Un tipico esempio di danno è il distacco del pacco lamellare.
Altro danno comune è l’usura dello stelo o del manicotto aria a causa della mancata manutenzione della parte aria. La mancanza di lubrificante, le tenute logore e le particelle abrasive entrate dentro la camera pneumatica causano questo tipo di danneggiamento.
Un buon lavoro di manutenzione può far funzionare le sospensioni ancora meglio che da nuove, rivolgetevi ad un centro specializzato e rimarrete sicuramente soddisfatti!!!