Definire degli intervalli di manutenzione può sembrare un’operazione banale, ma in realtà sono molti i fattori che determinano l’usura dei componenti.
Oltre al numero di ore di utilizzo è molto importante in che condizioni il mezzo viene usato. Girare nel fango è molto più logorante per i componenti che girare su un sentiero in morbido terriccio.
Una filosofia molto diffusa è quella del “finchè funziona non lo tocco”. Se da un lato è inutile mettersi a smontare e rimontare pezzi perfettamente funzionanti, dall’altro però una regolare manutenzione consente di prolungare notevolmente la vita di tutti i componenti, assicurando allo stesso tempo che questi funzionino al massimo delle loro possibilità.
Quando infatti si verificano problemi è spesso troppo tardi per porvi rimedio, i componenti delle nostre bici sono meccanica semplice: quando c’è un malfunzionamento di un componente spesso anche i componenti correlati subiscono stress superiori che nel migliore dei casi porta ad un usura precoce fino alla rottura.
Non dimentichiamo che le rotture si verificano spesso all’improvviso. Un componente danneggiato può lasciarci appiedanti nel bel mezzo delle montagne costringendoci ad un lungo rientro a piedi, un modo decisamente poco piacevole per terminare la giornata, può accadere nelle nostre ferie o ancor peggio durante quelle della nostra officina di fiducia o in un periodo in cui è molto impegnata “appiedandoci” per lunghi periodi
Fango, acqua, polvere e sabbia sono i nemici numero uno della nostra bicicletta. Nonostante le guarnizioni ed il grasso, questi riescono ad entrare in ogni anfratto. La regolare manutenzione serve proprio ad assicurare che i vari meccanismi (cuscinetti, perni, boccole) siano puliti ed ingrassati. Un cuscinetto che lavora pieno d’acqua è evidente che non può avere vita lunga.
Qui di seguito riportiamo i componenti sui quali è consigliata una manutenzione continua e programmata:
Sospensioni, Trasmissione, Serie Sterzo, Mozzi, Freni, Telaio.